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Scoprirete tutto ciò che si nasconde dietro questo cagnolino che, un po' ovunque sul sito, non esita mai a contes­tare isi Dhamma. La sua ragion d'essere è discussa molto aper­tamente.

L'autore racconta due aneddoti della sua infanzia sulle perce­zioni distorte.

Kassinu

Comunicazione

Questa pagina è piuttosto ricreativa. La sua funzione è quella di spiegare la ragion d'essere di questo cagno­lino che si trova un po' ovunque in questo sito.

Kassinu si offende:
Ecco, non si parla di te e quindi immediata­mente ti senti in dovere di speci­fi­care che questa pagina non è impor­tante!

Questa è l'unica pagina a me dedicata, perciò sarà meglio che tu la faccia bene, mi raccomando!

Chi è Kassinu?

Un mezzo dormiente

Come si può non notare questo cane che dorme tutto il tempo con un occhio aperto, ma che è sempre pronto ad aprire l'altro per inter­venire su ciò che dico?

Non può fare a meno di contraddirmi, di criticarmi, di prendermi in giro…

Kassinu il detrattore

Non sono d'accordo! Non sono uno di quelli che parla per dar fiato alla bocca! Se inter­vengo, è per correg­gere i tuoi errori, per confutare i tuoi argo­menti contorti e per sotto­li­neare le tue contrad­di­zioni.

Ok, se lo dici tu!

Un professionista dell'interruzione come Kassinu, molti lo avrebbero cacciato già da tempo. Tuttavia devo ammet­tere che, anche se a volte mi fa un po' dannare e anche se conti­nua­mente cerca di distrug­gere la mia popo­la­rità, alla fine mi è utile. È la mia pro­tezione.

Lui è voi

Il suo scetticismo esasperante mi spinge a cercare di mantenere sempre un discorso chiaro e ben fondato. Mi impedisce di lasciare delle zone d'ombra, di trattare argo­men­ta­zioni tra­ballanti.

In un certo senso, è come se lui vi rappresen­tasse. Non potete intervenire direttamente, quindi è come se cercasse di anti­cipare le vostre reazioni.

Suggerimento
Se desiderate intervenire, se trovate un errore, un'inesattezza o un passaggio che merita una modifica, siete corte­semente invitati(e) a inviarmi un messaggio (piccola busta in basso a destra di ogni pagina).

Spesso tendiamo a pensare che tutti diano lo stesso significato alle parole. Ma non è affatto così. Cerchiamo di non dimen­ti­carci mai questa cosa. Anche in questo caso Kassinu, attraverso le sue osser­va­zioni, mi aiuta a ridurre al minimo il rischio che io possa giungere a inter­pre­ta­zioni distorte.

Quando si parla ad un pubblico, ci sono sempre coloro che, utilizzando il loro solito schema di pensiero, diffi­cil­mente riescono ad accettare le infor­ma­zioni che ricevono. Non è che mancano di capacità cognitive, ma sempli­ce­mente capiscono a modo loro. Hanno quindi bisogno di una spie­ga­zione aggiuntiva. La visione di Kassinu è l'opposto della mia. E per dimostrare che ho torto, fa di tutto!

Rompiamo le idee sbagliate!

Giusto per dissipare ogni eventuale malinteso… No, Kassinu non è lo pseudonimo di una persona reale che lascio intervenire sul mio sito. È un personaggio che ho creato, soprat­tutto per offrire più confronto e inte­ra­zione di quanto possa fornire un monologo classico.

L'origine di Kassinu

Un'idea strampalata

È una storia piuttosto curiosa…

Non sono mai stato un grande appassionato di eloquenza. In solitu­dine nel mio capanno nella foresta in Birmania, a volte imma­gi­navo come avrei potuto affrontare un pubblico che mi avrebbe posto domande sulla meditazione. Soprattutto, riflettevo su come avrei potuto evitare un discorso monotono, noioso, soporifero.

Un giorno mi è venuta un'idea strampalata che mi ha fatto morire dal ridere. In seguito però, a un esame più attento, sono arrivato a dire a me stesso “ma perché no!” Si trattava di costruire una scimmietta, o un cagnolino, una sorta di marionetta da mano, che avrei potuto far interagire dandole una voce propria.

Una volta che quell'idea ha smesso di attra­ver­sarmi la mente, ho pensato che fosse meglio abban­donarla.

Kassinu vi svela:
Un po' più che “attraversare la mente”, giusto? O forse la traversata è stata lenta! Hai avuto comunque il tempo di mettere insieme tutti i pezzi di stoffa necessari per la sua realiz­za­zione…

Ok, lo ammetto! Confesso che avevo già avuto questa idea in passato. È stato quando insegnavo a classi di bambini turbolenti. Ogni mezzo era buono per catturare la loro attenzione. Dovevo provarle tutte con loro.

Tuttavia, per parlare di cose che riguardano la mente, questo metodo sarebbe potuto risultare inap­pro­priato. Forse avrei rischiato di farmi passare per, secondo:

  • Un ventriloquo travestito da asceta.
  • Un artista che vuole mettere in scena uno spettacolo.
  • Un ritardato che parla con il suo animaletto di peluche.
  • Un introverso che ha bisogno di un teatrino dei burattini per riuscire ad esprimersi.
Kassinu puntualizza:
Se tu sei un ventriloquo, senza di me non sei nessuno! Quindi siamo in due a dividerci il titolo di ventriloquo.

Ok, se ciò ti rende felice! Comunque, qualche tempo dopo, quando ho pensato di progettare questo sito, ho subito pensato di inserirti, Kassinu. Ma alla fine, è stata creata solo la tua versione digitale.

Una menzogna

Il paradosso

C'è un'altra questione che mi ha bloccato sul discorso del ventri­loquo. Come “cercatore di verità”, devo prestare sempre la massima attenzione a mostrare ciò che è giusto. Dare l'illu­sione che la mia mano sia un'entità vivente e parlante sarebbe quindi un curioso paradosso. Anche conoscendo il trucco, ci si lascia comunque prendere per gran parte del tempo.

È come un film. Sappiamo che sono solo attori e che è tutto finto, ma ci lasciamo comunque coinvolgere dalla storia. A seconda della scena, possiamo sentirci angos­ciati, felici o persino frustrati, arrivando addi­rittura a insul­tare alcuni personaggi o a soste­nerne altri con urla di inco­rag­gia­mento: «Sbrigati!»; «Fai attenzione!»; «Uccidilo!».

Ciò dimostra che basta poco per scivolare nell'illu­sione, dove si possono sviluppare una serie di emozioni, molto spesso negative.

Il problema è accen­tuato nei bambini, non appena scoprono il mondo. Rischiano infatti di forgiare perce­zioni molto lontane dalla realtà e di reagire di conseguenza.

Si dimentica quasi tutto della visione del mondo che si aveva da bambini. Una tale perce­zione può essere estre­ma­mente fanta­siosa.

I burattini

Quando avevo 5 o 6 anni, ero affascinato dagli spettacoli di burattini. Spesso mi chiedevo come un adulto avrebbe potuto raffi­gurare su quel piccolo palcos­cenico un paradiso popolato da angeli.

Una volta, mentre osservavo alcune persone andare dietro il sipario e subito dopo apparire sul pal­cos­cenico i piccoli burat­tini, dedussi che quelle persone si erano tras­formate. Allora mi domandai che aspetto avrei potuto assumere se fossi andato io stesso dietro le quinte. Ma allo stesso tempo, avevo paura di non poter più uscire, condannato a rimanere per sempre un piccolo burattino.

L'uomo robot

All'incirca alla stessa età, durante una gita sul lago di Zurigo, io e i miei genitori abbiamo incontrato un personaggio molto strano.

Il suo viso era inerte come una maschera, il suo corpo era dritto come un palo, si muoveva a scatti, con movimenti meccanici. Mentre stavamo per passargli davanti, ha teso verso di noi la sua mano guantata ed è diventato comple­ta­mente immobile. Mio padre mi ha dato una moneta e mi ha detto di dargliela. Ancora oggi ricordo perfetta­mente quel momento, perché ero comple­ta­mente pietri­ficato dalla paura.

Non osando disobbedire a mio padre, che era un padre severo, mi sono avvicinato lenta­mente all'umanoide, temendo che mi afferrasse all'im­prov­viso il braccio e non mi lasciasse più andare. Il suo sguardo da statua vivente mi gelava il sangue. Non appena gli ho messo la moneta nel palmo della mano, sono corso a nascon­dermi dietro le gambe di mio padre.

Ero assolutamente convinto che quell'automa era molto più simile ad una macchina che non ad un umano e che era nato così. Eppure, negli anni '70, i robot non esistevano ancora. Riusciamo anche solo ad immaginare cosa può accadere nella mente dei bambini moderni costan­te­mente bombardata da immagini virtuali curate fin nei minimi parti­colari?

Un mondo di illusioni

Come per il mio uomo robot, si può notare una percezione simile in molti adulti. Essi vedono in coloro che indossano un abito reli­gioso esseri molto più vicini al divino che all'umano ordinario.

Kassinu si rattrista:
È per questo che continuano ad affidargli i loro figli, nonostante tutto quello che si continua a sentire al tele­gior­nale?

Quasi sempre sono le nostre illusioni la causa delle nostre innume­re­voli sofferenze, conflitti, angosce, incomprensioni e problemi di ogni genere. Siamo tutti avvolti - chi più, chi meno - dal velo dell’illusione, ma fortu­na­ta­mente possiamo liberarcene, ognuno con i propri tempi.

Non è facile, perché l'illusione è la più sottile delle impurità mentali.

Kassinu vaneggia:
Beh, io non ho nessuna impurità!

Mio povero Kassinu, le impurità interiori sono come la sporcizia: quando è dapper­tutto, non la vediamo, perché ne siamo abituati. Meno ce n'è, più la si nota.

Pensa a che effetto ti farebbe vedere una macchia nera in mezzo ad una stanza imma­colata… E che effetto invece ti farebbe vedere quella stessa macchia circondata da ogni genere di sporcizia?

Kassinu attacca:
Sì sì! Stai facendo grandi discorsi sull'illu­sione, tra l’altro invece di parlare di me perché ti ricordo che comunque siamo sulla mia pagina, e sei il primo a cadere nella trappola. Non vuoi fare il ventriloquo con il pretesto che ciò potrebbe far sorgere illusioni, ma se ci pensi bene, un cane immagi­nario che inter­viene su un sito, non è una forma di illusione?

Ehm… Ma… Non hai torto… anzi, hai asso­lu­ta­mente ragione!

Kassinu mette il dito nella piaga:
Certo che sì, sorta di “cercatore di verità a mani vuote”! Anche se i tuoi lettori sanno benissimo che sei tu a scrivere le mie parole, ogni volta che replico, imma­gi­nano che sia io a parlare con te! È questo credere nell'esistenza di un che non esiste? E poi, ti fa comodo che a volte dica cose che tu non oseresti dire!

Oggi ti sei superato! È perché siamo sulla pagina “Kassinu”? Comunque hai detto tutte cose giuste, quindi ti eliminerò…

Kassinu impallidisce:
Ti prego, no! Non farlo! Non ero serio quando dicevo quelle cose…

Invece sì! Quello che hai detto è molto corretto. Ma non preoccuparti, ti terrò, perché credo che, nel complesso, tu serva più da disil­lu­sione che da illusione. E se proprio vogliamo dirla tutta, anche un insieme di pixel che richiamano alla mente un fiore di loto è un'illu­sione.

L'unica illusione che vale la pena avere è quella che ispira la disillu­sione. Allo stesso modo, l'unico desiderio che vale la pena avere è quello di non averne più.

I Taoisti dicono:
Non ci può essere yin senza yang e non può esserci yang senza yin.

In ogni caso, l'importante è comprendere e mantenere la propria mente vigile.

Metafora

Per ottenere energia, il corpo ha bisogno di cibo, ma la digestione gli costa un po' di quell'energia.

Kassinu aggiunge:
Si può anche dire che le manifestazioni sul clima e difesa dell’ambiente contri­buiscono in parte al riscal­da­mento globale?

Proprio così, mio caro Kassinu. Ora ti lascio in pace sulla tua pagina…

Kassinu conclude:
Allora andrò a farmi un pisolino, ma ti avverto, ogni volta che scriverai una nuova pagina, non esiterò a venire a dirti tutto quello che non va!