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Che cos'è il desiderio carnale? Perché questo irresistibile desiderio di riprodurci? È possibile immaginare la vita senza sesso? Quali sono i vantaggi?

Suggerimento
Non dimenticate di meditare. Se leggete gli arti­coli di questo sito senza pra­ticare, è come se pian­taste dei semi senza annaf­fiarli.

Il sesso

Che schifo!

L'effetto bruco

C'è un bruco che devasta i formicai, divorando le loro uova. Emette una sostanza che rende le formiche così euforiche tanto da dimenticarsi com­pletamente del pericolo.

Invece di proteggersi bloccando ogni accesso all'intruso, si arrampicano sulla sua schiena e cominciano a dimenarsi dall'euforia, accecate da questa droga naturale che fa loro vedere meraviglioso ciò che provocherà enormi soffe­renze.

Tornate indietro e sostituite la parola bruco con sesso e la parola formiche con esseri umani e uova con armonia

Da bambino ero così ingenuo da credere a qualsiasi cosa. Quando mi dissero che era il Presidente della Repubblica a formare le coppie, temevo che potesse decidere di sposarmi con una ragazza con cui non sarei mai andato d'accordo.

Ma quando, a 11 anni, mi hanno detto che per avere un bambino, l'uomo doveva mettere il suo coso lì dove sapete, non riuscivo a crederci, tanto lo trovavo ripugnante. Già vedere, o l'idea di sfiorare “quella cosa piena di pipì” che, con l'età, diventa pelosa come un ragno gigante, mi disgustava. In più, bisognava metterla dentro quell'altra cosa? Che schifo!

Nel suo libro Manuale di meditazione, il monaco Brahm spiega quanto questa attività fisica che amiamo ripetere il più spesso possibile e per la quale sprechiamo grandissime quantità di energie sia in realtà molto penosa. Il desiderio sessuale, che rappresenta il vero nocciolo della sessualità, ci convince che il fondersi degli organi riprodut­tivi l'uno con l'altro sia una sensa­zione paradisiaca. Tuttavia, questa cosa lunga e gonfia è solo un bruco euforico che cerca di penetrare nel “formicaio”.

Cecità adulta

Drogato da questo desiderio, l'adulto ha una visione distorta della realtà. Un bambino invece ne ha una visione molto più obiettiva. Se viene a conoscenza di qualcosa su questo argomento, tenderà a pensare che si tratta di una cosa sporca, strana o stupida. Non può concepire che un adulto possa interessarsi intensa­mente al fisico di una persona, in parti­colare a parti diverse dal viso. Per lui un corpo è solo pelle, carne, ossa, e ha ragione.

Da adolescente, ero l'esatto contrario di ciò che sono diventato: ero osses­sionato dal sesso (come molti ado­les­centi). Inoltre, mi piaceva scanda­lizzare le persone (come molti ado­les­centi). Ho mostrato a una bambina di 3 anni un estratto di un film in cui non era necessario un costu­mista. La scena mostrava una signora che si scatenava, seduta sopra un gentiluomo. Ho poi chiesto alla piccola:

  • Cosa stanno facendo secondo te?
  • Stanno facendo ginnastica!

Non si è minimamente scandalizzata, mi ha risposto sicura di sé. Come pure il bambino di 9 anni a cui ho mostrato la stessa scena. Lui però mi ha dato una risposta diversa:

  • Stanno facendo un bambino!

Ben informato, il piccolo. Sicuramente aveva già avuto a che fare con un altro ado­lescente! In ogni caso, se gli angeli vengono rappre­sentati sotto forma di bambini piccoli, non è un caso. Un angelo - che esista o meno -, che è consi­derato sessual­mente puro, vede il desiderio carnale per quello che è: una cosa impura, vile e volgare.

Pulsione animale

Non siete convinti(e)? Potete constatarlo di persona, in un momento in cui non siete drogati(e) dal desiderio sessuale. Quando un essere è sessual­mente eccitato, non c'è diffe­renza tra un umano e un animale.

Se vi viene detto che gli umani sono capaci di amare, potreste obiettare che anche gli animali lo sono. Semplicemente mostrano i propri sentimenti in altri modi che non sia comprando un mazzo di fiori o inviando messaggi colmi di parole dolci. Basti osservare come una mamma mammifero si prenda cura dei propri piccoli.

Una persona sotto l'influenza di una forte pulsione sessuale perde consa­pevo­lezza, auto­con­trollo e altruismo. Rimane esclusi­va­mente concentrata sul suo piacere. I suoi occhi non esprimono altro che avidità. Per soddisfare il proprio desiderio, può arrivare perfino ad offrirsi ad un(a) sconosciuto(a).

La maggior parte delle persone non si trova d'accordo su quanto appena detto. Si tratta però della realtà messa a nudo (è il caso di dirlo!). Rifiu­tandoci di consi­derare il sesso come pura avidità, ci aggrap­piamo ad un abbelli­mento psichico: il roman­ticismo. A tal punto che lo confon­diamo con la realtà. Perché sì, il problema è proprio questo, il sesso uccide ciò che crediamo sostenga: l'amore.

E l'amore in tutto questo?

E l'amore, per quel poco che se ne ha, si trova talmente mescolato al desiderio che non è più possibile distinguerlo chiaramente. Pensate che l'amore che provate per il vostro partner non abbia nulla a che fare con il suo corpo? Per verificarlo, immaginatelo reincarnato in un grosso rospo mangia scarafaggi. Se il vostro sentimento d'amore rimane lo stesso, allora avete ragione voi!

In caso contrario è bene ricordare che il solo ed unico amore che sia autentico è quello che si dona, si condivide, si sperimenta, si diffonde equamente, qualunque sia il sesso, l'età, la famiglia, e senza aspettative o attaccamenti.

I seguenti sentimenti sono veleni mentali. Se anche solo uno è presente, significa che è coinvolto il desiderio (sessuale o di altro tipo).

  • attaccamento
  • gelosia
  • mancanza
  • bramosia
  • seduzione attiva
  • seduzione passiva
  • eccitazione

Sfortunatamente, le nostre emozioni e le nostre fantasie sono così pervasive che di solito ci è impossibile discernere la natura disgustosa del sesso. Al contrario, le rincorriamo, e pure a lunghe falcate. Spesso, addirittura, ci dedi­chiamo princi­palmente a questo. Quasi tutto ciò che facciamo - e che un rinunciante non fa - vi contribuisce:

  • vestirsi
  • pettinarsi
  • profumarsi
  • uscire
  • ballare
  • chiacchierare
  • fare colpo
  • ecc.
Rivoluzione

La terra gira intorno al sole, ma il mondo gira intorno al sesso.

Perpetuazione

Una pessima scusa

L'attività sessuale è percepita in modo così piacevole che la mente trova sempre delle scuse per indulgervi il più possibile. La motivazione più frequente è anche quella meno valida:

  • Bisogna pur riprodursi.
Kassinu il detrattore

Se la natura ci ha dato questi arnesi, è per un motivo, giusto?

Per fare la pipì.

Kassinu il detrattore

E perché ci sono due sessi? Non è certo per decorazione, ma per la riproduzione! Vuoi forse contraddirmi?

È vero, ma in che modo questo implica che ci si debba dedicare così tanto ad esso? Alla natura non interessa il nostro benessere. Se seguiamo i nostri istinti, possiamo arrivare a rubare, a violare, a mentire, ad ubriacarci, possiamo perfino arrivare ad uccidere.

Il sesso è imbarazzante. Ma i geni non si imbarazzano. Finché possono perpetuarsi, sono capaci di tutto. Solo i geni possono farci credere che bisogna riprodursi. E perché questo dovrebbe essere necessario? Una mente pulita, cioè senza attaccamenti e senza credenze, non ci vedrà alcuna ragione.

L'evoluzione perfeziona costantemente tutto ciò che interessa alla specie, in quanto contribuisce alla sua riproduzione. Fa tutto ciò che è in suo potere per evitare che le sfuggiamo, qualunque siano le nostre intenzioni.

Dove ci sono esseri umani, c'è sofferenza. Dove non ci sono esseri umani, non c'è sofferenza. Ma siamo talmente ciechi da voler perpetuare la sofferenza. Il desiderio di procreare è un attac­camento irresistibile. I geni sanno come fare; sono centinaia di milioni di anni che non fanno altro.

Non è quindi un caso che il sesso sia il più potente dei nostri desideri. Sebbene le risorse stiano diventando insufficienti, la popolazione mondiale sta crescendo in modo esponenziale. Anche i metodi contraccettivi più efficaci non incidono più di tanto. Inoltre, facendoci sentire liberi da respon­sabilità, questi ultimi pro­muo­vono una cultura sfrenata della pratica sessuale, favorendo l'adulterio, fonte di disar­monia e di numerosi conflitti nella società umana.

Liberarsi dalla trappola

Non siamo mai sedotti da una donna o da un uomo, ma dalla fantasia che suscita la sua vista. Certo, si può apprezzare una persona per le sue qualità, come la sua gentilezza o la sua capacità di dare buoni consigli, ma queste non sono cose che generano desiderio sessuale. E poi, al desiderio non interessano le qualità.

Ripensate alla vostra adolescenza, quando il desiderio ha preso il potere su tutto il resto. Nella vostra classe, quali sono stati i ragazzi che hanno avuto più successo con le ragazze? Non sono stati forse i più possenti, i più violenti e le teste calde? E le ragazze più ambite, non sono state forse le più precoci, quelle più truccate e le più insolenti?

Sì, è l'immagine, l'idea, la fantasia, che ci strega come un allettante teaser. L'unico modo per rimanere lucidi di fronte a queste immagini è rimanere pienamente consapevoli che sono solo immagini. È come guardare la carta stampata di un poster senza vederne l'immagine. L'occhio vede, ma la mente non è più solleticata dall'attrazione

Solo il distacco permette di sfuggire dalla schiavitù dei geni. Ciò richiede una lunga pratica di vigilanza, pazienza e moderazione, ma la liberazione alla quale conduce è senza prezzo.

Una mente libera, cioè lucida, guardando un uomo o una donna, vedrà il suo fisico per quello che è, ripulito da ogni interpretazione: un mucchio di carne con lunghi peli sulla testa. Fisicamente e oggettivamente, cos'altro è?

Il calcolo è presto fatto!

Il piacere non è mai gratuito. Poiché il karma è ciò che è, ogni desiderio che viene nutrito genererà inevitabil­mente altret­tanta avversione (rabbia, dolore, tristezza…)

Ogni volta che mi sono concesso grandi piaceri, pene equiva­lenti mi aspetta­vano dietro l'angolo. Da giovane, non ne ero consa­pevole. Più tardi, man mano che mi astenevo, questo con­tro­bilan­cia­mento divenne più evidente.

Ciò che è importante notare è che questo processo funziona anche al contrario. Quando rinuncio ad una tentazione a cui è difficile resistere, dietro l'angolo c'è una ricompensa che mi aspetta. Spesso è sempli­ce­mente una sensa­zione di puro benessere, che va ben oltre i piaceri più piacevoli.

Castità

Con il suo titolo che evoca l'erotismo (Il sesso), questo articolo attira molto più di altri (come La noia o Il distacco). Eppure non fa altro che illustrare i benefici della sua astensione. Considerando che comunque l'avete letto fino a qui, spero che questa cosa non vi spaventi - o vi sciocchi - più di tanto.

Sarebbe comunque un buon segno, perché il sesso è un potente freno alla spiritualità.

Kassinu il detrattore

Obiezione! È noto che il sesso riduca lo stress.

Forse, ma per ridurre lo stress, la meditazione è infinitamente più efficace. Inoltre, calma ogni forma di eccitazione.

Come abbiamo visto, il sesso è una droga. Finché siamo dipendenti da una droga, non siamo in grado di farne a meno, anche se sappiamo che senza di essa godremmo di una chiarezza e di una tranquillità eccezionali. La castità fornisce chiarezza e tranquillità, base propizia per un meraviglioso sviluppo spirituale. Se tutti i monaci, le monache e gli asceti adottano la castità, è per questa buona ragione.

Per passare da uno stato di dipendenza ad uno stato sano, bisogna sottoporsi ad una disin­tossi­cazione. Con il sesso, la cura è un allenamento della mente che può richiedere molto tempo. Consiste nella moderazione, nella vigilanza e nell'isolamento. Naturalmente, il miglior strumento per il successo di tutto ciò sarà la meditazione.

  • Con la moderazione, si abitua la mente a non considerare più come irresistibili le immagini fantasmatiche.
  • Con la vigilanza si impara a conoscere nei dettagli il processo del desiderio e tutte le sue trappole.
  • Con l'isolamento, ci si tiene alla larga dalle percezioni troppo allettanti.
La lunghezza non è  essenziale

Meglio una corta ma efficace, piuttosto che una lunga ma dormiente… sessione di meditazione.

Se la castità gode di una così cattiva fama, è solo tra i ciechi, che la percepiscono come un impedimento ai loro piaceri. Tra i saggi, invece, gode di ottima fama.

Castità può anche riferirsi al lavoro di astensione, dove la mente è ancora in preda agli impulsi sessuali, ma al fine della disin­tos­si­ca­zione, ci si impegna per portarla verso uno stato sano.

La castità “acquisita”, dunque, è beatitudine, serenità, liberazione prima della liberazione. La persona casta non è più oppressa da impulsi o fantasie. Non vuole nemmeno più sentire parlare dei piaceri deliranti del sesso. Grazie a questa purezza, ha una visione molto più chiara della realtà. Non è più ostacolato dal più grande filtro deformante che c'è, dopo l'ego.

Anche se non ha ancora raggiunto il pieno compimento, il casto è già una nobile persona. Infatti, come abbiamo visto nell'articolo su i precetti, il precetto buddhista della castità si traduce letteralmente con l'astenersi da ciò che è ignobile.